![]() Scatta da domani a Oradea, nella parte nord della Romania, la prima edizione de Tour of Bihor, gara internazionale UCI 2.2 Europa Tour, e che vede ai nastri di partenza anche il Cycling Team Friuli. La grande città Romena, ricca di palazzi storici e capoluogo della regione del Bihor, è il perno della manifestazione internazionale. A Oradea infatti oltre alle operazioni di partenza ci sarà anche il prologo a cronometro, una tappa completa e l’arrivo dell’ultima con le premiazioni finali. Partenza da giovedi con il prologo da 2 km nel centro storico poi a seguire venerdi la Oradea – Cabana padis che dopo 130 km si concluderà con l’arrivo a 1.300 mt di altitudine e 8 km di salita finale. Ma anche le due tappe seguenti presentano delle asperità: la terza giornata proporrà la Oradea-Oradea per 186 km con un tracciato nervoso nella parte centrale inframmezzato da due GPM a 800 mt., e a seguire domenica la Socar –Oradea per 181 Km totali con un GPM di categoria B al km 100. Ottimo il parterre partenti, con su tutti l’italiana Androni Sidermec, team professional che calca spesso il palco World Tour, oltre a quelle del panorama Continental, quali Kolss–BDC, Differdange, WSA, Meridiana, Hemus, ecc. più numerose nazionali quali la Romania, la Grecia, la Moldova. Per il Cycling Team Friuli, ai nastri di partenza Alex Buttazzoni, Matteo Fabbro, Mattia Bais, Mattia De Marchi, Roberto Giacobazzi, Alessandro Pessot, un team con tre giovani alla prima esperienza in Romania, un paese che dal 2010 ha sempre regalato importante vittorie internazionali al team bianconero. “Per i nostri ragazzi un momento importante. Il primo giro a tappe della stagione è in un paese molto appassionato di ciclismo, in cui il tour of Bihor unitamente al giro di Sibiu rappresentano le uniche manifestazioni internazionali di ciclismo, con tutto quello che consegue come seguito di pubblico e Media nazionali. Inoltre in Romania la maglia bianconera diventa molto pesante, viste le nostre passate vittorie (9 in 4 partecipazioni) nel paese. Una sfida in più per imparare a gestire aspettative e pressioni da parte dei nostri giovani, oltre che confrontarsi con i migliori atleti mondiali.”
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Febbraio 2021
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