![]() Non solo atleti e gare di altissimo livello, il Cycling team friuli nel pieno spirito di promozione e elevazione della cultura ciclistica ha contribuito con la disponibilità del circolo Assicurazioni Generali di Trieste a realizzare in coppia con CTFLAB il convegno “ciclismo giovanile 10 motivi per sceglierlo”. Sulla base dell’esperienza 2014 del Cycling team Friuli che ha tra le sue file ben 30 giovani, il DS Boscolo Renzo ha proposto il tema delle fasi sensibili e di beneficio fisico dell’attività ciclistica giovanile. Il secondo argomento illustrato magistralmente dal Proff. Fusaz Andrea responsabile di CTFLAB, ha toccato i benefici del ciclismo e l’attività motoria in relazione alla prevenzione di dismorfismi e paramorfismi, argomento che ha ottenuto l’attenzione della gran parte dei genitori presenti. A chiudere la serata in crescendo la star Alessandro De Marchi professionista del team Cannondale e azzurro a Ponferrada, che ha portato il suo contributo, illustrando il suo percorso giovanile, e sottolineando la necessità di “vivere” il ciclismo in erba in maniera ludica e formativa. L'ex capitano bianconero (nella foto con il giornalista del Piccolo Luca Saviano) ha ricevuto il caloroso ed applaudito abbraccio della sala, che ha apprezzato la sua disponibilità (la sera prima era tornato dalla Japan cup) a essere presente a Trieste dove vanta numerosi tifosi.
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![]() Con l’arrivo del secondo atleta del I° anno i bianconeri completano il roster dei giovani per la stagione 2015. A riempire la casella è l’atleta Borgo Marco proveniente dalla scuola biancoverde del Villadose del tecnico Ilario Contessa, che da numerosi anni propone atleti con ottime credenziali. Borgo non ha un corollario di vittorie importanti, ma oltre a un profilo tecnico centrato sulle necessità del team, offre una prospettiva di crescita ed affidabilità che ha fatto pendere la bilancia su di lui. Alle doti di passista scalatore che gli hanno portato in dote nel 2014 un secondo, 3 podi e 8 piazzamenti l’atleta unisce una combattività e una dedizione al lavoro di squadra che ha favorevolmente impressionato i tecnici bianconeri. Da notare inoltre che l’atleta (cosa non così diffusa tra gli juniores) ha già avuto esperienze e piazzamenti al di fuori dei confini nazionali, prerogativa che faciliterà l’inserimento in un team che fa dell’Europe Tour il suo parterre. ![]() Prestigioso appuntamento per Laura Basso che nel week end appena trascorso ha gareggiato a Londra alle Revolution Series, la manifestazione internazionale su pista su più prove, che si svolge nei velodromi Inglesi. Prima tappa a Londra, con una cornice di pubblico da olimpiadi e con un cast stellare con l'inglese Trott e l'olandese Voss a brillare su tutte con il loro carico di medaglie olimpiche e mondiali. Per l'atleta bianconera e per tutto il CTFriuli track team la partecipazione ad un evento che vede selezionate solo 20 atlete mondiali al via e con Laura unica italiana, è un enorme risultato che premia la considerazione che l'atleta e il team si è guadagnato con indomita tenacia sui velodromi di tutto il mondo a suon di risultati battendo spesso anche la nazionale Italiana. ![]() Anche i Caraibi vergano un capitolo del libro dei piazzamenti del Cycling Team Friuli, e a scrivere la storica pagina al Velodromo A. Detreaux di Baie-Mahault in Guadalupa è il velocista di Fagagna Alex Buttazzoni, che dopo il doppio lampo tricolore ai campionati Italiani sembra volersi prendere le soddisfazioni anche ai campionati Europei. Campionati europei su pista che per tutta la settimana infiammeranno la Guadalupa, dato che l’isola caraibica appartiene alla federazione ciclistica francese. Per il bianconero, che su pista difende i colori del prestigioso team delle Fiamme azzurre, e che da anni è uno degli atleti più affidabili della nazionale azzurra, una partenza nel segno della continuità, con il 6° posto nell’inseguimento a squadre nel giorno di apertura e questo 4° posto nella finale scratch uomini che lascia un po’ l’amaro in bocca. Alex Buttazzoni si è piegato solo nella volata con il mostro britannico Edward Clancy mentre il belga Otto Vergaerde e lo spagnolo Eloy Teruelrovira con un giro guadagnato sul resto dei concorrenti si giocavano l’oro allo sprint. Un vero peccato, per una prestazione attenta e puntuale che conferma l’affidabilità del Friulano. INSEGUIMENTO A SQUADRE 1 Gran Bretagna 4’11”545 2 Germania 4’12”342 3 Russia 4’13”318 4 Francia 4’16”940 5 Svizzera 4’12”926 6 Italia 4’17”497 SCRATCH UOMINI 1 Otto Vergaerde (Bel); 2. Eloy Teruelrovira (Spa); 3. Edward Clancy (Gbr) a 1 giro; 4. Alex Buttazzoni (Ita); 5.Tristan Marguet (Svi); 6. Andreas Muller (Aut); 7. Adrian Teklinski (Pol); 8. Morgan Kneisky (Fra); 9. Frantisek Sisr (R. Ceca); 10. Maksym Vasyliev (Ucr); 24. Michele Scartezzini (Ita) ![]() Tempo di ciclomercato in casa bianconera, con conferme e nuovi arrivi in vista della stagione 2015 che segnerà il decennale del team Friulano. Archiviato il numeroso gruppo del 2014 che obbligava in numerose occasioni a sdoppiare l’attività dividendo spesso gli elementi migliori; la direzione tecnica e gestionale del team ha ridefinito gli obiettivi, con l’intento di concentrarsi su un singolo appuntamento di livello elevato per volta, impiegando tutto l’organico. Su questi binari si sta muovendo il ciclomercato, ed i primi 3 acquisti per il 2015 danno già l’idea che il palcoscenico Europa tour sarà calcato con maggior frequenza. Due infatti gli uomini d’esperienza e sostanza arrivati, ambedue del 1991. Il primo è Roberto Giacobazzi di Pavullo nel Frignano in provincia di Modena, proveniente dalla General Store di Verona, passista scalatore che ha già assaggiato il professionismo nel 2012 come stagista della CSF di Bruno Reverberi alla coppa Placci e giro del Veneto. Quest’anno ha vergato la vittoria a San Serafino (FM) e numerosi piazzamenti in Italia in gare di prestigio e in Francia, e nel palmares degli anni precedenti conta un Astico-Brenta ed altri risultati pesanti in classiche storiche. L’altro rinforzo di spessore ha un nome che è una garanzia di combattività. Mattia De Marchi è infatti cugino del “capitano” Alessandro e proviene dalla Videa dove in quest’ultimo anno oltre a infiniti Km di fuga come da DNA di famiglia, ha totalizzato una miriade di piazzamenti. Da rammarico il 4° posto al campionato Italiano dopo una gara entusiasmante in cui ha accarezzato il tricolore. Per lui in passato sempre un ottima quantità di piazzamenti, per risalire all’ultimo anno juniores, dove le tre vittorie lo ponevano come una promessa per il futuro. Per bilanciare il connubio esperienza-gioventù, arriva in bianconero dal GS Postumia anche Daniel Favaro, atleta del 1996 di Torri di Quartesolo, che nonostante un infortunio che lo ha privato di una parte di annata agonistica ha vergato 1 vittoria e 7 piazzamenti, dimostrando carattere e applicazione. Ma il mercato non è ancora concluso, i tecnici sono all'opera in colloqui per aggiungere un paio di tasselli in vista dell’attività 2015. ![]() Ci sono momenti in cui ti viene chiesto di preparare la tua stagione in funzione di un obiettivo. Ci sono momenti in cui vieni chiamato a rappresentare un'intera nazione, in un'unica corsa. Ci sono momenti in cui, alla partenza della corsa tanto attesa, ti viene chiesto di essere protagonista. Questo dovrebbe essere l'identikit di ogni uomo del mondiale. Ogni convocato di ogni nazione dovrebbe poter spuntare queste 3 voci alla fine della corsa. Non solo, dovrebbe poterlo fare anche prima, nella propria mente, con la convinzione di essere all'altezza della parola data, quella convinzione che lo contraddistingue da chi lì non c'è. Ma come sempre accade, nei nomi della miglior nazionale che può essere schierata, ce n'è sempre qualcuno che non spunta le 3 voci. Qualcuno, per non dire quasi tutti. C'è chi arriva a questo appuntamento con 2 giorni di corsa nell'ultimo mese. C'è chi ci arriva in buona forma, ma poi non la dimostra. Fortunatamente c'è anche chi le 3 spunte le ha messe già da tempo, nella sua mente. Perché lui questa corsa la vuole correre, ad ogni costo. E la vuole onorare, con tutte le forze. Effettivamente la squadra sembra crederci, scuotendo la corsa ai meno 70. Forse con gli uomini sbagliati, ma la scuote. Se ne va un drappello con un buonissimo Visconti. C'è chi dice sia troppo presto, fatto sta che lui ci prova, con vero coraggio. Gli attaccanti non trovano l'accordo, vengono ripresi e le speranze azzurre si affievoliscono. Ed è un istante dopo che si riaccendono. Sì, perché nel terzetto che si sgancia c'è anche un azzurro. Potrebbe essere uno qualunque, ed invece è lo stesso che ha riportato in gruppo Nibali dopo la caduta, lo stesso che ha dato il via, con una gran tirata, all'azione di Visconti, è sempre il solito indomabile, immenso De Marchi. C'è lui a salvare quel che resta di questa nazionale. Ai meno 8 è ancora in testa, in un quartetto che ha sapore di grande impresa. Sono all'inizio dell'ultimo strappo, ed è qui che rientra un polacco, con a ruota....nessuno. Si spengono le speranze azzurre, anche perché onestamente non si può chiedere al Rosso di Buja (dopo tutta l'aria in faccia presa, dopo le menate mettendo tutti in riga) di tenere anche la ruota di quello che entro una decina di minuti sarebbe diventato il nuovo campione del mondo. Cassani all'alba disse "Sognare non costa nulla...". Qui uno soltanto ha sognato. Uno soltanto ci ha fatto sognare... Grazie, Capitano |
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Febbraio 2021
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